PER FARE UN FRUTTO? CI VUOLE PERFRUTTO!

da | Gen 11, 2021

FRUTTA BELLA E BUONA. Se la regina cattiva di Biancaneve avesse utilizzato la tecnologia Perfrutto, invece della magia, oltre che bella, la mela sarebbe stata anche buona.

Dalla ricerca trentennale e dalla provenienza accademica dei suoi fondatori, Luca Corelli, Luigi Manfrini, Marco Zibordi e Pasquale Losciale è nata Perfrutto, startup dedicata esclusivamente al monitoraggio scientifico della crescita di mele, pere e kiwi già in uso nelle più grandi aziende di frutticoltura italiane e del mondo.

COME FUNZIONA. Perfrutto è un algoritmo grazie al quale è possibile prevedere la dimensione dei frutti ben prima della loro completa maturazione. Basta scegliere a campione dodici piante per ettaro di cui vengono misurati venti frutti per albero attraverso Calibit, l’apposito calibro digitale. Senza bisogno di trascrivere i dati, il calibro li registra e a misurazioni effettuate è sufficiente collegare lo strumento alla piattaforma Perfrutto e questa assumerà i dati e calcolerà in modo preciso le dimensioni dei frutti a fine maturazione, rendendo quindi possibile correggere l’andamento, ad esempio regolando diversamente l’irrigazione o incrementando la concimazione.

CATALOGARE IL RACCOLTO. Perfrutto è un po’ la sfera di cristallo della frutticoltura: il suo algoritmo, infatti, è utile anche per avere in anticipo un’idea sorprendentemente vicina alla precisione di quelli che saranno i guadagni del raccolto, permettendo di modulare le quantità delle varie qualità e dimensioni dei frutti, è possibile assecondare con agilità le richieste di mercato e le esigenze dei clienti. La gestione della previsione aiuta inoltre a ottimizzare le risorse e ridurre gli sprechi, nonché a pianificare anche la catalogazione ai fini logistici.

POTENZIALE SOSTENIBILE. Perfrutto aiuta la natura a dare il meglio si sé attraverso un sistema rispettoso e sostenibile che dimostra come scienza e natura siano sinergiche, in fondo figlie dello stesso ramo. Potenziando al massimo le capacità della pianta senza esasperarla ma al contrario, favorendone gradualmente il potenziale di pezzatura del singolo frutto che in media, con Perfrutto, arriva a + 5,5%.

E tanto più grande è il frutto, quanto maggiore è il guadagno. Aziende come Pink Lady, Zespri, Granfrutta Zani, Apofruit, Jingold, Mazzoni, e tante altre, hanno potuto vedere il loro fatturato incrementare fino dal 25% al 40% per ettaro.

DALLA RICERCA ALL’IMPRESA. Perfrutto è un’idea germogliata prima di tutto all’interno di studi accademici ed è potuta crescere proprio come un frutto e diventare impresa grazie soprattutto a una campagna di equity crowdfunding nel 2017 che ha raccolto 300 mila euro permettendo al progetto di essere sviluppato commercialmente e di estendersi grazie all’ampio network che la stessa campagna ha creato. Il crowdfunding, insomma, è la radice di Perfrutto.