COME PRESENTARE LA TUA STARTUP A POSSIBILI INVESTITORI

da | Apr 6, 2021

Hai costituito la tua impresa, hai fatto i primi investimenti (Friends and Family) e ora è arrivato il momento di fare il salto: devi trovare nuovi finanziamenti e/o investitori.

In altre parole, devi produrre un pitch.

COS’É UN PITCH? Si tratta di una presentazione che deve avere come principale obiettivo quello di convincere l’interlocutore, pertanto è un tipo di esposizione che deve presentare specifiche caratteristiche, prima fra tutte la sintesi. Uno dei modi di definire un pitch (che di solito si inserisce nei contesti di competition, una sorta di eventi dove investitori e startupper si incontrano), è infatti elevator-pitch poiché la sua esposizione deve contenersi nel tempo di 58 secondi, ovvero come una salita in ascensore. Questa definizione comprende anche una certa idea del grado di concentrazione e attenzione che l’interlocutore potrebbe avere in quel momento: la vostra potrebbe essere l’ennesima esposizione, ad esempio. É dunque necessario che il vostro pitch sia costruito ad hoc, seguendo precise regole e mirando allo stesso tempo all’originalità e alla piena convinzione della vostra idea: se non siete convinti voi, non potrete convincere nessuno.

SEGUI QUESTE REGOLE. Vediamo allora quel sono le regole imprescindibili per costruire una presentazione funzionale ed efficace.

Si tratta di punti fondamentali che originano dal mondo del marketing. L’ideale è che il pitch si componga di dieci slide, prevalentemente composte da immagini ed il meno possibile da parole: non dimenticare che la tua impresa non è l’unica che verrà ascoltata e che l’obiettivo è quello di riuscire a restare impressi, convincendo di proporre un progetto indispensabile.

1- Nome. Il biglietto da visita. Tuo e della tua startup. Come vi chiamate, titoli (anche di studio), indirizzi e contatti.

2- Problema e Opportunità. Illustra qual è il bisogno che il tuo progetto andrà a soddisfare, a chi è rivolto e come agevolerà le persone a cui è indirizzato.

3- La Value Proposition o United Selling Proposition. Potresti aver inventato qualcosa di completamente nuovo, ma di solito la novità è nella metodologia di distribuire un bene o un servizio o di concepirlo in una forma inedita, quindi evidenzia perché la tua soluzione è la migliore possibile, cosa la distingue dalle altre già esistenti.

4- Tecnologia. In questa slide puoi inserire una demo pratica che dimostri il funzionamento della tua proposta: show and tell.

5- Modello di business. A chi si rivolge la tua impresa? Chi è il tuo cliente e perché dovrebbe sceglierti.

6- Raggiungimento di Mercato. Tempi e modalità di raggiungimento del tuo segmento di mercato.

7- Competitor. Illustra i tuoi principali competitor, ma fai attenzione a non denigrarli o minimizzarli: riconoscere il valore di chi corre nella pista a fianco, dà prestigio ed eleganza alla tua prestazione, oltre a dimostrare serietà e concretezza. D’altra parte, tra le righe, devi comunicare che tu sei pronto a correre più veloce.

8- Il team. Collaboratori, soci, partners: chi sono e che ruoli hanno o hanno avuto. Se hai già ottenuto finanziamenti rilevanti, questo è il momento di farlo presente: una borsa di studio o un finanziamento regionale sono sostegni da considerare come partnership e possono attirare l’attenzione dell’interlocutore in quanto elementi che testimoniano un valore aggiunto.

9- Previsioni. Simula una proiezione fino a tre anni: da oggi ad allora illustra gli step di crescita finanziaria e metrica. Numeri, quindi. Non solo riferiti al guadagno, ma anche alla quantità crescente di clienti che pensi di raggiungere attraverso il tuo piano marketing.

10- Situazione. Ora svela qual è il posizionamento della tua startup allo stato attuale, come hai utilizzato i fondi e come intendi utilizzare ciò che ti resta (non presentare la tua startup con le tasche completamente vuote!) e ciò che prevedi di ottenere. Chi investe vuole sapere prima di tutto come investono le aziende che si candidano ai finanziamenti.

COMUNICARE. Non dimenticarti che un pitch è una vera e propria esibizione. Sei un attore sul palco, il tuo obiettivo è comunicare. Abbiamo detto però che in questo caso la scrittura è l’ultimo elemento da utilizzare. Devi dunque dare fondo a tutte le altre forme di espressione, soprattutto quelle del linguaggio del corpo: sii brillante, accattivante, cordiale. Ricordati che sei “in ascensore con la tua Occasione” e devi catturare la sua attenzione.

Questo vale anche per le presentazioni non in presenza, pressoché le uniche possibili in questo ultimo anno e che probabilmente continueranno a sostituire, almeno in parte, le tradizionali competition anche in futuro. A maggior ragione se hai la possibilità di realizzare una video presentazione, puoi permetterti di farla e rifarla finché non sei soddisfatto della tua prestazione! In presenza, non dimenticare di prepararti altrettanto: registra la tua esposizione, esercitati nella sintesi, cronometra il tuo speech cercando di arrivare a poterlo riassumere esaustivamente anche in soli 15-20 secondi, in modo che un minuto ti sembrerà poi un obiettivo fin troppo generoso.

Inoltre, tieni presente che un pitch non è un curriculum né una presentazione passe-par-tout, ma deve essere modulato, se non completamente cambiato, in base a chi lo deve ascoltare e all’occasione in cui si va a contestualizzare.

UNICITÀ. I consigli e le regole sono strumenti e come tali possono essere trasmessi tutto sommato con facilità. Quello che nessuno può trasmetterti, invece, è l’unicità. Se credi nella tua startup, credi nel valore della sua unicità: comunica il tuo entusiasmo, trasmetti proprio la tua voglia di realizzarla.