INTRAPRENDENTI, ENTUSIASTI, proiettati verso il futuro: no, stavolta non stiamo parlando degli startupper, ma dei loro clienti; i primi, per la precisione. Sono definiti early adopter, ovvero utenti precoci, aziende o persone che aderiscono prontamente a un prodotto o un servizio appena lanciato.
Nel caso delle startup innovative, quindi, si tratta di una clientela preziosa, poiché la fiducia nelle proprie potenzialità è senza dubbio il nutrimento primario di una startup agli esordi e l’accoglienza curiosa e immediata di una nuova idea, in evoluzione sul mercato, è una risorsa da sfruttare con intelligenza e strategia.
SONO GRATUITI. Gli early adopter sono da considerare come dei veri e propri tester, ma non costano nulla, se non l’impegno per non deludere loro e chi verrà dopo, trascinato dal successo cui contribuiscono. I feedback degli early adopter costituiscono il pilot del lancio di un servizio o prodotto: sulla base della risposta di questi primi utilizzatori, si può ancora migliorare, correggere il tiro, aggiungere o togliere, ma anche e soprattutto stabilire il prezzo definitivo.
NON C’É BISOGNO DI CERCARLI: sono loro a trovare voi. Se state lanciando una startup, trovare i vostri early adopter non deve costituire una delle vostre preoccupazioni; sono loro che troveranno voi, perché l’early adopter è qualcuno che sta già cercando la soluzione a un suo problema, magari da tempo, e perciò si incontrerà facilmente con la vostra soluzione. Naturalmente non per questo bisogna tralasciare del tutto la possibilità di agevolare l’incontro. Si possono creare delle occasioni per attirare i futuri early adopter attraverso delle ricerche di mercato, anche circoscritte a una zona geografica limitata, per individuare aziende e realtà da inserire, con i propri dati, in una mailing list per organizzare un pre-lancio. Inoltre, offrire ai vostri primi clienti dei piccoli privilegi (offerte, gadgets, priorità), può incentivarli e nutrire il loro entusiasmo, oltre che aiutare voi a mantenerli come clienti anche in futuro.
GLI INFLUENCER DELL’INNOVAZIONE. Un potere che senza dubbio l’early adopter detiene, è la capacità di trascinare. Chi è vicino a uno di loro, professionalmente, per amicizia o conoscenza, sa quanto sia sempre informato sulle novità per migliorare vita privata e/o aziendale, per cavalcare l’innovazione e per non restare indietro e a sua volta si fida del suo giudizio, seguendo facilmente il consiglio di usufruire dello stesso servizio o prodotto. Per questo un early adopter va considerato, oltre che come tester, anche come miglior promotore della vostra offerta.
Mantenere una relazione più a lungo possibile, gratificherà i vostri primi clienti, li farà sentite coinvolti e partecipi di un successo che hanno contribuito a realizzare. Vi seguiranno nelle evoluzioni del vostro progetto e sosterranno eventuali progetti futuri.
E perché no, non è escluso che da collaboratori “spontanei”, in alcuni casi si possano evolvere a investitori o soci: l’entusiasmo è contagioso, uno startupper lo sa bene!